Alessia Zecchini
Quando mi chiedono perché amo l’apnea penso a queste tre parole: profondità, entusiasmo e impegno. Immergermi in apnea per me è questo, e molto di più.
La nostra vita è spesso posta al limite della dicotomia: superficie-profondità; noioso-entusiasmante; facile-impegnativo. Nella mia vita ho scelto la seconda categoria di parole, quelle che liberano energia e felicità, quelle che rappresentano la mia passione e che possono liberare la passione di ognuno di noi.
Classe 1992, romana, alla continua ricerca di vivere un’esperienza unica, totalizzante e davvero profonda con l’acqua.
“Ho cominciato a 13 anni dopo aver conseguito tutti i brevetti del nuoto. Le vacanze in famiglia nel Mar Mediterraneo sono state il primo palcoscenico di confronto tra me e il Mare, ma prima di gareggiare ufficialmente, secondo le regole federali ho dovuto pazientare e aspettare il compimento dei fatidici 18 anni.”
Da quel momento Alessia non si è più fermata.
L’apnea richiede tanto allenamento, sia fisico sia mentale.
“Mi alleno tutti giorni, dalle 3 alle 4 ore al giorno, tra piscina e palestra. Quando si avvicina la competizione, arrivo prima nella località in cui si svolge la gara per ambientarmi alle condizioni del luogo. Gli esercizi per favorire l’elasticità dei muscoli, la capacità del torace e respiratoria sono naturalmente altrettanto essenziali nella preparazione, così come un livello altissimo di allenamento alla concentrazione.”